Universita'. Esame di Fisica. Si presenta
il primo studente. Il professore: - Lei e' in treno. Fa caldo. Che fa?
- Mah, apro il finestrino. - Bravo! Mi calcoli la variazione di entropia
provocata da questo evento. - Entropia... ma io... forse mi servirebbe
qualche dato in piu'... - No. Non serve nessun dato ulteriore. Lo studente,
imbarazzato, cade inesorabilmente in una classica "scena muta". - Lo sa
o no? - domanda il professore. - Beh... io... veramente... - No? E dopo
un altro breve momento di imbarazzante silenzio, il professore, seccato,
esclama: - Va bene, vada! E il povero studente viene sbattuto fuori senza
troppi complimenti. Entra il secondo, cosi' il terzo, poi il quarto e
il professore insiste con la stessa domanda, ma ottiene sempre lo stesso
triste risultato. Entra l'ultimo studente e il professore ripropone lo
stesso quesito: - Lei e' in treno. Fa caldo. Che fa? E lo studente con
sicurezza: - Mi tolgo la giacca. - Si, va beh, ma fa ancora caldo, che
fa? - Mi allento la cravatta. - Si, certo, ma fa ancora caldo. Che fa?
- Mi sbottono la camicia. A questo punto il professore assume un tono
molto seccato: - Si, ho capito, ma fa ancora molto molto caldo. Che fa?
E lo studente: - Senta, prof, puo' fare tutto il caldo che vuole, ma io
quel maledetto finestrino non lo apriro' mai!